Recensione Sendinblue: attenta al tuo trono, Mailchimp

Da qualche tempo ho aperto un account con Sendinblue. Devo dire che mi sono innamorato del servizio.

Diversi anni fa avevo scelto Mailchimp, l’azienda dello scimpanzè.

Mailchimp mi è simpatica e in generale la consiglio, ma trovo diverse cose di Sendinblue più funzionali e studiate meglio.

(Comunque non ho abbandonato Mailchimp. Con alcuni progetti uso Sendinblue, mentre per altri progetti utilizzo Mailchimp)

Ecco dunque tre esempi di azioni utlissime che possiamo fare facilmente con Sendinblue, e che altri servizi newsletter non danno.

Prima però togliamoci ogni dubbio su servizi più basilari.

 

Funzionalità di base di Sendinblue

Questo paragrafo è breve (tra poco ti parlerò delle funzionalità avanzate, porta pazienza)

Perchè penso siamo tutti d’accordo che un servizio di newsletter debba avere un minimo sindacale: raccolta contatti, moduli di iscrizione, invio massivo di messaggi mail.

Tutti i servizi ormai offrono queste funzionalità base, compreso Sendinblue.

Se tutto quello che ti serve è un servizio di raccolta contatti, così puoi inviare ogni tanto la tua newsletter, allora di fatto i software di questo tipo si equivalgono.

Ti diranno che non è un criterio molto utile, ma io te lo dico lo stesso: se hai bisogno di funzioni base, scegli semplicemente in base al prezzo.

Ma andiamo al succo dell’articolo, continua a leggere per scoprire funzioni molto più interessanti.

 

Sendinblue automation, ovvero scenari dinamici automatizzati

L’email marketing avanzato si basa sul comportamento dell’utente.

Immagina di inviare una comunicazione di un prodotto in vendita solo quando l’utente è nel momento giusto per comprare.

Il tasso di conversione sarebbe altissimo.

Tutto questo è realizzabile con software di segmentazione contatti sulla base delle loro reazioni alle tue comunicazioni.

In genere queste funzionalità sono riservate se acquisti software costosi.

Ma anche Sendinblue può farlo, ad una frazione del prezzo di concorrenti più blasonati.

Facciamo un esempio.

Puoi far partire una serie di mail informative. Dopo alcune mail lanci il tuo prodotto di punta a pagamento. Se un contatto acquista, finirà in un altro scenario. Se non acquista, continuerà a ricevere mail educative.

Ancora un altro esempio.

Credo sia una situazione in cui finiscono una marea di persone. All’interno di una sequenza mail promozionale inseriamo qui e là la possibilità di acquistare il prodotto. Se uno compra non c’è più bisogno che continui a ricevere mail promozionali su quel prodotto, giusto?

Dovremo toglierlo dalla lista dei potenziali clienti e inserirlo nella lista dei clienti veri e propri.

Ecco, con Mailchimp è complicato. Con il piano gratuito non credo sia nemmeno possibile.

Con Sendinblue invece sono rimasto impressionato, perchè c’è proprio la possibilità di togliere un contatto da un automation in seguito ad una azione del contatto stesso.

Questo rivela una certa capacità dell’azienda di mettersi nei panni degli utenti.
Sempre un buon biglietto da visita.

Ultimate List-Building Plugin for WordPress

 

Sendinblue Smtp su WordPress

SMTP sta per Simple Mail Transfer Protocol.

Occhio, arriva lo spiegone tecnico.

Leggilo però, ti fai un’idea del perchè questo punto è importante.

Le mail inviate tramite WordPress (registrazione utente, cambio password, conferma acquisto, etc) usano un protocollo PHP.

Questa soluzione non è la più efficiente. Se il tuo sito invia tante mail, il tuo server consuma preziosa banda, facendo salire i costi.

Inoltre i famosi client di mail (Gmail, Yahoo, etc) potrebbero trattare quelle mail come spam.

Ecco perchè sono nati nel tempo tanti plugin che offrono funzionalità SMTP. In sostanza il tuo sito si appoggia software esterni per gestire l’invio di mail.

L’invio è immediato, veloce e la mail arriva sempre a destinazione.

Quelli di Sendinblue hanno pensato anche a questo.

Il loro plugin ha diverse funzionalità, tra cui appunto la funzione SMTP.

Non avrai più mail che finiscono nello spam e non sovraccarichi il server.

Questo è un aspetto un po’ tecnico, ma da tenere in considerazione.

Il plugin di Sendinblue è scritto bene, si connette al tuo account Sendinblue, sincronizza i contatti, e per l’appunto aggiunge la preziosa funzionalità SMTP al tuo sito.

 

Una linea prezzi molto interessante per chi inizia

Quando uno inizia a raccogliere i suoi primi contatti, spesso non sa bene dove porterà questa avventura.

E soprattutto non ha voglia di iniziare a spendere subito dei soldi.

In questo contesto Sendinblue ha capito molto bene come muoversi.

I loro piani vanno proprio in questa direzione.

Puoi avere un numero di contatti illimitato e pagare non in base al numero di contatti, ma a quante email invii al mese.

E’ chiaro che numero di contatti e mail inviate cresceranno più o meno insieme.

Anche se non è del tutto vero.

Ad esempio, una associazione con tanti contatti che invia un paio di mail all’anno si ritrova esattamente in questa condizione.

Con altri provider pagherebbe per numero di contatti, facendo salire velocemente la “bolletta”, anche se di fatto invia poche mail.

Questa dinamica dei prezzi non è in esclusiva su Sendinblue, anche Mailchimp o Mailerlite propongono soluzioni analoghe.

Tuttavia unendo questa proposta alle altre funzionalità che ti presento in questo articolo, oggettivamente Sendinblue si candida seriamente ad essere una prima scelta.

 

Un aiuto per aumentare gli iscritti nella tua lista

landing page che converteAbbiamo preparato un ebook gratuito riservato agli iscritti alla nostra newsletter. L’ebook si chiama Landing page che converte. Ti permette di migliorare il design delle tue landing page, con l’obiettivo di aumentare le conversioni dei tuoi utenti, da semplici lettori ad iscritti alla tua newsletter. Per accedere a Landing page che converte, clicca qui: https://www.formaly.it/mailing-list/landing-page-che-converte/

 

Conclusione

Queste 3 funzioni che ti ho mostrato sono quelle che mi hanno colpito di più di Sendinblue.

Ognuna di questa presa da sola è formidabile, figuriamoci prese tutte insieme.

Ovviamente non sono le uniche. Come ti dicevo, le funzioni base le ho tralasciate.

Quindi in definitiva prova a dare un’occhiata a Sendinblue. La registrazione è gratuita e puoi farti un’idea in prima persona delle sue potenzialità.

Abbiamo scritto una guida che confronta Sendinblue vs Mailchimp vs Mailerlite.

Se devi decidere che servizio usare (o se già ne utilizzi uno ma vuoi conoscere alternative) questo confronto ti sarà molto utile!

Leonardo Bugada

Mi occupo di teorie dell'apprendimento, sia in aula sia online.
Sono laureato in filosofia e mi sono specializzato nel marketing della formazione.

3 commenti su “Recensione Sendinblue: attenta al tuo trono, Mailchimp”

  1. Infatti, nel modulo di iscrizione chiedo agli iscritti di metterci in white list e ho segnalato la cosa più volte all’ottimo servizio clienti di Sendinblue, ma pare non possano fare molto e ancora molti messaggi non finiscono nella inbox, tanto che dopo alcuni giorni rimando il messaggio con merge mail di thunderbird alle email che risultano non averlo ancora letto. Una bella scocciatura, ma a quel punto funziona! Mi succedeva la stessa cosa anche con Mailpoet, che usavo prima di Sendinblue, mi sono fatto l’idea che non serva cambiare servizio…

  2. Grazie dell’articolo. Anch’io alla fine ho scelto Sendiblue e mi ci trovo bene. Nel mio caso ha avuto un suo peso il fatto che il costo progressivo di Sendinblue si basa sul numero di email che invii (non ne mando tantissime) e non sul numero di iscritti (che invece sono molti).
    L’unica nota stonata, diversamente da quanto scrivi, è la bassa percentuale di email che finiscono nella inbox, pur essendo tutti i miei iscritti “puliti” e avendo seguito tutte le configurazioni suggerite da Sendinblue. In particolare, gli indirizzi alice.it/tin.it spesso rimbalzano, mentre per gli indirizzi gmail.com spesso le mie email finiscono nello spam o nelle promozioni, pur trattandosi ripeto di indirizzi email acquisiti tramite modulo sul sito con double opt in. Qualche suggerimento? Grazie, Stefano

    1. Ciao Stefano, con il doppio opt-in stai facendo correttamente. Potresti suggerire ai tuoi iscritti di assicurarsi di mettere in white list il tuo indirizzo mail. Per il resto deve pensarci Sendinblue, noi semplici clienti singoli possiamo fare poco, se non segnalare la cosa direttamente a loro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Formaly