Se vuoi vendere corsi online, fai attenzione a come calcolare il prezzo di vendita.
Nel web si può trovare qualsiasi informazione, di qualsiasi natura, del tutto gratis. Viviamo in un tempo di abbondanza informativa.
Quindi ancora prima di chiedersi il prezzo da attribuire ad un corso di formazione, conviene chiedersi se non sia il caso di abbandonare fin da subito l’idea di monetizzare un corso.
Questa abbondanza di materiali, risorse, video, articoli, non rende del tutto inutile creare un percorso formativo a pagamento?
Formazione gratuita e formazione a pagamento
La formazione gratuita ha totalmente rimpiazzato la formazione a pagamento. La risposta è controintuitiva. La formazione online a pagamento, in termini di volumi, sta crescendo da anni e non accenna a diminuire (fonte). Le persone pagano, e pagano anche profumatamente quando ne vale la pena, per iscriversi ad un corso.
Perchè?
Perché la formazione di qualità ha ancora spazio rispetto alla formazione gratuita. C’è posto per tutti.
Perché le informazioni gratis richiedono comunque un impegno di ricerca da parte dello studente (e risultati non garantiti).
Perché un corso online costruito ad hoc da un esperto, se ci pensi bene, è un accompagnamento verso una competenza. Magari uno ci arriva ugualmente con le risorse gratuite, ma potrebbe metterci anche anni per raggiungere lo stesso livello di un corso online.
Quindi c’è spazio per entrambe le modalità. Le informazioni gratuite (di facile accesso ma disordinate, di dubbia provenienza, non strutturate) e quelle a pagamento (rilasciate da esperti, ben organizzate nella fruizione, su un’unica piattaforma).
Corsi di formazione a pagamento esistono, dunque, e sono ben ricercati. Tutto ciò ci porta direttamente al tema di questo articolo, ovvero che prezzo dare ad un corso online.
Pagare un servizio che si può trovare gratuito? Certo, ecco perchè.
Il problema dei corsi online è che l’engagement è molto basso. Molti studenti iniziano un corso e non lo portano a termine.
E’ un fenomeno che ci riguarda tutti, quando abbiamo a che fare con un bene o un servizio gratuito.
Prova a pensarci.
I prodotti che costano tanto li teniamo bene, li curiamo, siamo attenti a non romperli. I prodotti che costano poco, o addirittura gratuiti, dopo poco non li consideriamo più.
Avviene lo stesso per un corso online. Non so se hai mai pagato per accedere a un corso, ma scommetto che un corso a pagamento lo hai frequentato tutto con molta attenzione, mentre con i corsi gratuiti non hai avuto difficoltà a lasciarli a metà strada.
E’ un paradosso, ma come formatore devi pensarci bene: se vuoi davvero che i tuoi studenti imparino qualcosa grazie al tuo corso, è bene il tuo corso sia a pagamento.
Il tuo obiettivo in fondo è formare le persone, il tuo corso esiste solo e unicamente per questo obiettivo.
Se vuoi bene ai tuoi studenti, falli pagare!
Per calcolare il prezzo di vendita è meglio stare bassi o alti?
Facciamo un’ulteriore riflessione. Un corso di formazione può avere un prezzo che va da gratis a qualche migliaio di euro.
Il tuo in che fascia deve posizionarsi?
La mia tesi è questa. E’ meglio posizionare un corso ad una fascia di prezzo medio alta, diciamo non sotto €100
(più giù affronto comunque una strategia avanzata relativa ai prezzi).
In questo modo escludi gli studenti non ideali, quelli che non capiscono il valore del tuo corso, quelli che ti abbandonerebbero dopo poco, quelli che infine non sono davvero interessati (e che facilmente potrebbero chiederti un rimborso).
Ora resterebbero solo quelle persone che credono nella tua formazione, credono nella tua persona, credono che tu abbia qualcosa di importante da trasmettere. Con questi studenti sarebbe molto più interessante lavorare.
Leggi anche: Come creare e vendere un corso online
Vendi un beneficio, e nient’altro
Ti invito ad aprire gli occhi sulla questione più determinante per decidere il prezzo.
Con un corso di formazione, vendi un beneficio, un accompagnamento alla risoluzione di un problema, che un tuo studente sente come bisogno di risolvere.
Quest’ultimo passaggio è importante, ti invito a rileggerlo e digerirlo in profondità.
A un tuo ipotetico studente non interessa quanto è lungo il corso, se ha dei video di qualità professionale, se ha PDF impaginati bene, se sei alto o basso, uomo o donna.
Ciò che interessa è che il tuo corso risolva il bisogno che il tuo studente sente. Se per ipotesi il tuo corso dura solo mezz’ora, ma risolve un problema importante e molto sentito, allora potrà avere mercato anche con un prezzo alto (il concetto di prezzo alto dovrebbe ormai essere superato se hai seguito fino a qui: non c’è mai un prezzo alto, ma solo un prezzo non coerente).
Il ragionamento che dovresti fare è più a monte.
Assicurati di progettare un corso che effettivamente abbia una platea di potenziali interessati. Non fare l’errore di creare la platea di potenziali interessati abbassando a dismisura il prezzo del tuo corso, perché questa non è una strategia, ma un fallimento di un progetto, sia dal punto di vista economico sia formativo.
Se per vendere il tuo corso devi abbassare il prezzo a livelli ridicoli, significa che qualcosa è andato storto in fase di analisi dei bisogni. Ecco perchè la fase di lettura del mercato è fondamentale: cerca di vendere qualcosa che è ricercato dalle persone.
4 modi per aumentare il valore percepito del tuo corso e giustificare meglio il prezzo di vendita
- Apri le porte del tuo corso per brevi periodi. Questa strategia aumenta automaticamente il valore percepito del tuo corso, perché crea un’aura di esclusività.
- Fornisci diverse supporti. Alcuni amano guardare video, altri amano leggere, altri amano ascoltare. Permetti a tutte le tipologie di studenti di fruire del tuo corso secondo le modalità che vogliono
- Offri consulenze personalizzate. Una consulenza può essere offerta, naturalmente, se il prezzo di ingresso non è troppo basso (vedi paragrafo precedente).
- Tieni un gruppo ristretto di studenti, così potrai seguirli in maniera approfondita e assicurarti che finiscano il tuo corso veramente contenti (ti daranno feedback entusiasti, che potrai usare poi nelle tue promozioni).
Una possibile strategia per corsi nuovi (o per docenti inesperti)
In caso di un corso nuovo, o di un docente non conosciuto, è una buona strategia progettare una scala di prezzi da aggiustare nel tempo.
Mi spiego meglio.
All’inizio non avrai grandi feedback, non avrai grandi testimonianze, non avrai molto movimento sulle tue pagine di vendita.
Quello che ti serve è un primo gruppo di studenti che ti possono aiutare a perfezionare il corso e a venderlo meglio.
In questo contesto specifico (resta confermato quanto detto sopra a proposito del basso prezzo comunque), è un’ottima cosa se rilasci un accesso scontato al tuo corso per un periodo di tempo limitato, dicendo tra l’altro che il prezzo sarà destinato a salire.
E’ il contrario di quanto dicevamo prima in merito all’abbassare i prezzi per avere un flusso di docenti. In questo caso invece è un procedimento contrario: parti basso e poi aumenti progressivamente, fino a raggiungere il prezzo definitivo.
In questo modo ti assicuri i primi studenti, le prime testimonianze e i primi guadagni. Magari non saranno alti, ma è una strategia a lungo respiro: perdi qualche soldo all’inizio per poi consolidare la posizione nel medio-lungo periodo.
Quando devi vendere corsi online, dare un prezzo al tuo corso può essere complicato. Poichè molti ci chiedono delucidazioni in merito, abbiamo preparato un Google Sheet con una nostra formula esclusiva che ti aiuta a calcolare il prezzo del tuo corso. Il foglio di calcolo è riservato agli iscritti alla nostra newsletter Esperti E-learning.
Accedi alla Calcolatrice del prezzo di un corso.
Hai chiaro quanto vuoi guadagnare quando vendi un corso online?
C’è poi un ulteriore elemento molto interessante secondo me, quando devi vendere corsi online.
Chiediti quanto vuoi guadagnare dalla tua attività di formazione. È un hobby che porta dentro qualche soldo in più al mese? E’ un tentativo di creare un vero e proprio business online?
Quale che sia il tuo obiettivo, cerca di quantificarlo in una cifra precisa. In seguito procederai a ritroso per capire che prezzo dare al tuo corso e quante copie devi venderne per raggiungere quella cifra iniziale.
Ti avviso che sta per arrivare la matematica (ma questa è interessante).
GUADAGNO FINALE = (CONTATTI NELLA LISTA x CONVERSIONE) x PREZZO
PREZZO DEL CORSO = GUADAGNO FINALE / COPIE VENDUTE
Facciamo degli esempi.
Se vuoi guadagnare 5000€ dalle vendite del tuo corso, ti basta venderne 100 copie a 50€ cadauna. Niente di così impossibile. Vedi che è una matematica interessante?!
Se aumenti il prezzo a 100€, ti basta vendere 50 copie del tuo corso, ovvero 50 studenti.
Se aumenti il prezzo a 250€, a questo punto dovrai vendere il tuo corso a sole 20 persone.
Abbiamo preparato un comodo programmino online per fare questi calcoli.
Siamo giunti alla fine
L’obiettivo di questo articolo era metterti la pulce nell’orecchio circa un paio di considerazioni in merito ai prezzi dei corsi online.
Quando devi vendere corsi online, la cosa migliore comunque è sempre fare dei test e vedere qual è il prezzo giusto per il tuo corso.
In generale però se finisce troppo basso non può essere il prezzo giusto. Evidentemente il problema non è nel prezzo ma è nell’analisi precedente.
Un buon corso deve permetterti di guadagnare qualche soldo altrimenti il gioco non vale la candela.
Cosa ne pensi? Dimmi la tua opinione nei commenti!